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Immagine del redattoreMarco Mastrorilli

Perchè si chiama barbagianni?

Lo sai perchè si chiama Barbagianni?

I nostri amati rapaci notturni, che gli inglesi chiamano genericamente owls, in italiano hanno nomi molto diversi tra di loro ed anche piuttosto curiosi.

I nomi italiani assegnati ai nostri amati rapaci notturni, come civetta, allocco, barbagianni, assiolo e così via, hanno anche un corrispettivo binomio latino che corrisponde al nome scientifico, che si ritrova nella classificazione sistematica.

Nel lontano 1946, Edgardo Moltoni, ad oggi considerato il padre dell’ornitologia italiana, autore di volumi storici fondamentali nell’evoluzione delle conoscenze storiche delle popolazioni di uccelli italiani, scrisse un interessante ed illuminante articolo sull’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani. L’articolo apparso sulla Rivista Italiana di ornitologia di 59 anni fa, parla di queste interessanti curiosità.



Siete curiosi di scoprire la genesi dei nomi di questi affascinanti animali notturni?

Il primo protagonista del nostro viaggio alla scoperta del loro nome è il barbagianni. Il suo nome nasce dal latino bàrba = barba e géna= guancia e deriva dalla presenza di un disco facciale nel quale si evidenziano piumini piccoli e flessibili dall’aspetto quasi setoloso.

Il nome scientifico Tyto alba ha origini più misteriose e meno certe e, stando a quanto scriveva Moltoni, si pensa che Tyto derivi dal vocabolo greco Thutes= sacerdote, grazie all’attitudine che ha questo elegante predatore di abitare in campanili e chiese. Il termine alba è più facile da associare, poiché è certamente correlato al candido piumaggio del nostro barbagianni e infatti deriva dal latino albus = bianco.

Alcuni barbagianni dal petto scuro e fortemente punteggiati scendono saltuariamente In Italia per svernare, classificati in una sottospecie diversa dalla nostra (sottospecie nominale alba) e sono denominati Barbagianni settentrionali o scuri Tyto alba guttata, il cui nome della sottospecie deriva dal latino gùtta= goccia o macchiolina per ricordare le punteggiature del petto di questa sottospecie, comunque rara nel nostro Paese.


Se volete imparare tutto sui gufi e scoprire i loro segreti non vi resta che venire al Festival dei Gufi che si terrà a Villa Castelbarco a Vaprio d’Adda nei giorni 4/5 maggio dalle 10 alle 19.

Una kermesse con tante aree tematiche interessanti, curiose, interattive per addentrarvi nel fantastico mondo dei Rapaci Notturni!

Per saperne di più visita il sito www.festivaldeigufi.it


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